Prima dello sbarco dei Niviani
Vedi anche Introduzione alla Magia - La Magia Neenuvaren: l'antica magia degli Elfi - La Magia Brinnica: La leggenda di Cuorditempesta, Patto del Vento
La Magia Merida: Culto del Fuoco, Nascita della scuola, Filosofia del Fuoco, Il Liceo - La Magia Venale: Prima dei Niviani, La Nascita, Il Volere, La Spina
Lo studio dei poteri arcani in quella che sarà la più influente e temuta scuola di Magia conosciuta nelle Terre Spezzate ha origini relativamente recenti. Prima dell'arrivo della magica razza niviana, infatti, Venalia era stata sottoposta alle dominazioni dell'Impero del Fuoco e degli Uomini del Mare, che le avevano imposto obbedienza. Grazie a questo era sì riuscita a mantenersi distante dalla distruzione dei campi di battaglia, ma al prezzo di venire ricordata solo al pagamento dei tributi.
La supremazia ottenuta nell’arte magica da parte dell’Impero del Fuoco ebbe facilmente la meglio sulle tribù venali, che si trovarono quindi in breve tempo popolazioni di una periferica provincia, lontana dal condividere i segreti noti solo ad Arconti e Piromanti che la governavano. Lasciati così per lungo tempo isolati e privi di una cultura dominante, gli Uomini della Sabbia venali usufruirono al massimo di tutte le proprie capacità incrementando i commerci (e scoprendo le basi della raffinazione), costruendo porti e città, guarnigioni e strade. Nonostante questo rimasero sempre al di fuori di molti dei segreti che fiorivano nei centri di potere del Reame, primo fra tutti la Magia.
È quindi in questo contesto di provincia attiva ma lasciata a se stessa che si inserisce, come una vera e propria svolta, lo sbarco dei Niviani del 198. Tale è anche la data dalla quale inizia, secondo i Maestri della Spina, la storia della magia venale.